Testo con traduzione a fronte
(IT) (ROM) « La vita dell’Omo Nove mesi a la puzza: poi in fassciola tra sbasciucchi, lattime e llagrimoni: poi p’er laccio, in ner crino, e in vesticciola, cor torcolo e l’imbraghe pe ccarzoni. Poi comincia er tormento de la scola, l’abbeccè, le frustate, li ggeloni, la rosalía, la cacca a la ssediola, e un po’ de scarlattina e vvormijjoni. Poi viè ll’arte, er diggiuno, la fatica, la piggione, le carcere, er governo, lo spedale, li debbiti, la fica, er zol d’istate, la neve d’inverno... E pper urtimo, Iddio sce bbenedica, viè la Morte, e ffinissce co l’inferno. » | (IT) « La vita dell'uomo Nove mesi nella puzza: poi avvolto in fasce sempre sbaciucchiato, con le croste lattee e i lacrimoni: poi al laccio, dentro un girello, con una vesticciola, un copri-capo e un'imbragatura al posto dei calzoni. Poi comincia il tormento della scuola, l'abbiccì, le frustate per punizione, i geloni per il freddo, la rosolia, dover far la cacca sul vasetto e un accenno di scarlattina e di vaiolo. Poi viene il lavoro, il digiuno, la fatica; l'affitto, il carcere, il governo, l'ospedale, i debiti, la fica, il sole l'estate e la neve d'inverno ... E alla fine, che Dio ci benedica, viene la Morte e tutto finisce all'Inferno. » |
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